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Genitorialità e Nuove Tecnologie

di Sara Pavanello

Smartphone”, “like”, “tweet”, “tablet”, “e-commerce” sono solo alcuni dei termini utilizzati dai cosiddetti “nativi digitali” che possono fare emergere espressioni confuse negli “immigrati digitali”.

Parliamo di nuove tecnologie, ovvero di tutto quell’insieme di strumenti che integra informazione e comunicazione (es. computer,  smartphone eccetera), che negli ultimi ha completamente trasformato il nostro modo di vivere e di relazionarci con gli altri.

Gli immigrati digitali sono quel gruppo di persone che è nato ed ha vissuto senza queste nuove tecnologie, per cui parliamo della fascia di popolazione dai 30 anni in su. I nativi digitali sono i ragazzi e i bambini che sono sempre stati immersi in questo tipo di realtà.

Questo avvento pone sicuramente innumerevoli interrogativi ad un genitore che si trovi a che fare con un figlio che “parla un’altra lingua” e utilizza strumenti a lui pressochè sconosciuti.

Possiamo individuare fondamentalmente quattro tipi di atteggiamenti dei genitori nei confronti delle nuove tecnologie:

  • Permissivo: favorevole all’utilizzo delle nuove tecnologie, ma con un pizzico di disinteresse nei confronti di quanto il figlio sia impegnato a fare nel mondo tecnologico;
  • Proibizionista: genitore assolutamente contrario all’utilizzo delle nuove tecnologie, spesso spaventato da quanto non conosce;
  • Investigativo: che lascia grande libertà al figlio, salvo poi controllare di nascosto le sue attività social;
  • Responsabilizzante: che approva l’uso delle nuove tecnologie, riconoscendo anche l’utilità e i vantaggi, ponendo delle condizioni.

 

Se riconosciamo il ruolo educativo della famiglia, non possiamo che comprendere il disagio e la preoccupazione di alcuni genitori. Dobbiamo innanzitutto considerare che uno degli obiettivi dell’educazione è l’aiutare i propri figli  a diventare autonomi, in relazione alla propria età e al loro grado di sviluppo. Sebbene i bambini abbiano iniziato già da tempo a chiedere uno smartphone come regalo della prima Comunione, è importante operare ragionamenti diversi per diverse età di bambini e  ragazzi. In particolare, per i più giovani, è possibile utilizzare dei software di protezione per il computer di casa e per la connessione internet.

Le nuove tecnologie hanno cambiato le relazioni nello spazio (che ora è diventato virtuale, fatto di chat, forum e blog) e nel tempo (pensate alla rapidità con cui può essere recapitata una e-mail), ma quello che non cambia per lo sviluppo e la crescita di un bambino e di un ragazzo è l’importanza delle relazioni ed il fondamentale ruolo del gruppo dei pari. Relativamente a questo, osserviamo dei fenomeni come quello dell’ “insonnia blu” (ovvero disturbi del sonno legati al risveglio notturno per controllare se sono arrivati nuovi messaggi o notifiche) o dell’importanza attribuita dai ragazzi ai “like” ricevuti per l’ultima foto postata su Instagram o l’ultimo post di Facebook, che rischiano di andare a definire il loro valore di persone.

Se pensiamo al mondo on line si aprono innumerevoli questioni: la privacy e la sua tutela, la reputazione on line, il bullismo solo per citarne alcune. Quello che è importante innanzitutto è non demonizzare queste tecnologie, che non portano con sè solo rischi ma anche notevoli opportunità: pensate alla comodità di poter ordinare un libro da casa o di poter cercare in internet una ricetta che non conoscete. È fondamentale che un genitore insegni a guardare il mondo on line con occhio critico ed una attenzione a quelli che possono essere i rischi di internet, oltre ad avere la spinta a valorizzare il mondo off line: una passeggiata, un disegno fatto insieme, un gioco all’aria aperta.

Quindi ecco alcuni semplici accorgimenti che un genitore può considerare nell’educazione alle nuove tecnologie. È fondamentale conoscerle, si può entrare in contatto con questo mondo virtuale proprio grazie ai propri figli che da “esperti” ci possono fare scoprire alcuni degli strumenti che utilizzano. Come anticipato, è possibile utilizzare dei software di protezione per il pc o la connessione o per la TV, soprattutto se parliamo dei più giovani. Fondamentale inoltre informare i bambini e i ragazzi di quali possono essere i rischi e le opportunità della rete e stendere insieme delle regole per un buon utilizzo della tecnologia.

Chiudiamo questo articolo con delle domande che possono apparire impertinenti ma che possono diventare un interessante spunto di riflessione.

Tu genitore: quanto tempo passi ogni giorno scorrendo le app del tuo smartphone?  Su facebook? Su whatssapp o semplicemente al telefonino a scorrere le tue nuove notifiche quando sei a casa? Tuo figlio come può leggere il tuo comportamento?

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