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Il migliore approccio alimentare? La dieta mediterranea!

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a cura di Mary Nicastro.

Tutti sappiamo che la dieta mediterranea è un modello nutrizionale ispirato ai modelli alimentari tradizionali di tre paesi europei e uno africano del bacino del Mediterraneo: Italia, Grecia, Spagna e Marocco.

Molto spesso però non sappiamo in cosa consiste realmente credendo che preveda un’abbondante consumo di pasta e pane che, secondo i luoghi comuni inculcatici dalla cultura americana, fanno ingrassare. Per questo, molte persone che che decidono di mettersi a dieta non considerano efficace questo approccio.

Cerchiamo di capire quali cibi comprende lo stile alimentare della dieta mediterranea.

È vero, sono inclusi cereali e derivati integrali, e quindi contempla anche pane e pasta in buone quantità, ma essa prevede il consumo anche di verdura e frutta di stagione, di legumi, erbe aromatiche, olio extra vergine d’oliva, di pesce e carni bianche. A questi alimenti si possono aggiungere, con una frequenza più rada anche carni rosse, latte e latticini (formaggi), affettati e uova. Anche il vino è contemplato ma in quantità moderate.

Le credenze popolari dicono anche che meno si mangia più si dimagrisce, allora molti, pur di perdere peso, saltano pasti e si riducono a fare un solo pasto e magari solo proteico.
Il modello mediterraneo, prevede il consumo di 5 pasti giornalieri, tre dei quali principali (colazione, pranzo e cena) e due spuntini.
Questa distribuzione è importante ai fini di regolare la glicemia, di mantenere attivo il metabolismo e di prevenire i famosi attacchi di fame, con voglia di dolce, che caratterizzano ogni dieta rigida e iperproteica.

È dimostrato inoltre che fare più pasti nella giornata favorisce il dimagrimento.

Il modello mediterraneo è stato molto studiato allo scopo di dimostrare il suo effetto protettivo nei confronti delle malattie cronico degenerative (ipertensione, ipercolesterolemia, malattie cardiovascolari, diabete di tipo II, steatosi epatica, sindromi infiammatorie croniche, ecc.).

Da questi studi, condotti per anni e su diverse popolazioni, si evince che l’effetto protettivo è dimostrato:

  • nella riduzione del 50% del tasso di mortalità per coronaropatie,
  • nella riduzione dell’insorgenza di patologie cardiovascolari,
  • nella riduzione del declino cognitivo e dell’insorgenza di patologie neurodegenerative come il Parkinson e l’Alzheimer,
  • nella riduzione dell’insorgenza di tumori e malattie infiammatorie croniche,
  • nella riduzione dei livelli di pressione arteriosa, di colesterolo cattivo e trigliceridi,
  • nella prevenzione e riduzione del diabete e dell’insulino- resistenza.

Per quanto riguarda il dimagrimento tale approccio è utile in quanto, consentendo grandi varietà nelle scelta degli alimenti e prediligendo l’uso del pesce, favorisce la riduzione di peso dato che riduce il sovraccumulo di grassi animali che provengono dalla carne (di cui si abusa quando si fanno diete iperproteiche). Il giusto equilibrio nutrizionale consente di evitare gli attacchi di fame da dolci che scompensano la glicemia che allo stesso modo porta ad un accumulo di grassi derivati da un eccesso di carboidrati (dolci o carboidrati raffinati e semplici).

Oltretutto avere un’ampia scelta alimentare consente anche di vivere meglio la via sociale e di non essere limitati quando dovete scegliere dei piatti al ristorante.

Il fatto che nella dieta mediterranea sia contemplato l’uso di aromi e spezie, in quanto hanno un ottima attività antiossidante, consente anche di mangiare alimenti conditi in modo gustoso. Gli stimoli che arrivano al cervello se si mangia un piatto “gustoso” fanno sì che si elaborino delle informazioni cerebrali che stimolano i centri della sazietà, consentendo, quindi, di non abusare al pasto.

Per tutte queste ragioni sopra citate, è possibile affermare che la dieta mediterranea svolge un ruolo fondamentale sia nella qualità della vita intesa come prevenzione e gestione delle patologie croniche, ma anche nella possibilità di mantenere una vita sociale, naturalmente non troppo “festaiola” ma fatta di scelte di qualità.