di Elena Daniel
Le difficoltà emotive o relazionali sono dimensioni delicate e complesse, fonti talvolta di enormi sofferenze per le persone. Il “mercato” propone tutta una serie di figure che, a vario titolo, si occupano di questi aspetti, ma solo alcune di esse hanno le competenze e l’autorizzazione per poterlo fare.
Per questo è di estrema importanza la scelta della scelta del professionista a cui rivolgersi: il rischio può essere quello non solo di non risolvere il problema iniziale ma addirittura di aumentarlo e consolidarlo.
QUALI GARANZIE VANNO RICHIESTE?
Prima di affidare se stessi o un proprio famigliare a qualcuno è necessario chiedersi:
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Qual è la sua formazione?
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La sua professione è riconosciuta e normata dalla legge?
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Appartiene ad un ordine professionale che ne controlli l’operato e mi tuteli come cliente?
LO PSICOLOGO
La professione dello psicologo è una professione sanitaria normata per legge.
La legge definisce quali siano le competenze dello psicologo:
La professione di psicologo comprende l’uso degli strumenti conoscitivi e di intervento in ambito psicologico ai fini di promuovere il benessere psicologico e far progredire le conoscenze sul comportamento umano. In particolare le sue attività comprendono (art.1 legge 56/1989):
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La prevenzione
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La diagnosi
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Le attività di abilitazione-riabilitazione e di sostegno
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Sperimentazione, ricerca e didattica in tale ambiti
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Coordinamento iscritti sezione B dell’albo
I requisti per poter esercitare:
laurea in psicologia + tirocinio + abilitazione per superamento esame di stato + iscrizione all’albo
Essere iscritto all’albo e appartenere ad un ordine professionale vincola lo psicologo a precisi doveri deontologici (reperibili nel Codice Deontologico degli Psicologi), che tutelano il cliente. Sottolineiamo tra questi:
- mantenere un adeguato livello di preparazione
- usare solo strumenti che padroneggia e non li utilizza in modo improprio
- non arrecare danni agli utenti
- evitare di accettare incarichi per i quali non ha competenza
- interrompere attività che non portano miglioramento all’utente
- aiutare gli utenti a sviluppare autonomia nonché propri giudizi, opinioni e scelte
- evitare di svolgere attività professionale con persone con cui ha intrattenuto o intrattiene relazioni personali / affettive / sessuali ed evita relazioni personali / affettive / sessuali con gli utenti;
- rispettare il segreto professionale (art.622 codice penale).
Quando ci si rivolge ad un professionista è importante verificare la sua appartenenza all’albo: si può fare digitando il suo nome sul sito dell’Ordine Nazionale degli Psicologi.
SE UNO PSICOLOGO NON RISPETTA IL CODICE DEONTOLOGICO?
Se ritieni che lo psicologo a cui ti sei rivolto non rispetti il Codice deontologico e/o assuma dei comportamenti lesivi nei tuoi confronti puoi rivolgerti all’Ordine degli Psicologi. Questo il sito dell’Ordine degli Psicologi Veneto.
Rivolgersi ad un professionista regolarmente iscritto offre garanzie che ci sarebbero qualora ci si rivolgesse a professioni non regolamentate.
QUALI SONO LE FIGURE ABUSIVE?
Negli ultimi anni sono fiorite diverse figure che si occupano di benessere psicologico e relazionale senza averne le competenze. Esempi di alcune di queste: counsellor, coach, consulenti filosofici, consulenti relazionali, angelologi…
Nel 2013 lo Stato ha ritenuto opportuno occuparsi di queste (ed altre) nuove professioni emergenti in Italia e ha emanato le Disposizioni in materia di professioni non organizzate (Legge n.4/2013) che all’art.1 comma 2 esclude specificamente dalle competenze di queste nuove professioni «tutte le attività riservate per legge a soggetti iscritti in albi o elenchi ai sensi dell’articolo 2229 del codice civile, delle professioni sanitarie».
E’ importante inoltre ricordare che questi professionisti non sono tenuti al rispetto del segreto professionale e non sono iscritti ad un Ordine che ne controlli l’operato a tutela dell’utente.