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Parlare di sessualità con figlie/i: andiamo al sodo!

A cura di Sara Pavanello

L’adolescenza è un periodo di intensi cambiamenti e trasformazioni per persona giovane, per quanto riguarda il corpo, le emozioni ed il modo di pensare. Cambia il suo modo di percepirsi e allo stesso tempo muta il suo modo di percepire le persone e situazioni attorno a sè.

Questi cambiamenti si ripercuotono anche sulla famiglia: i genitori, fratelli e sorelle vengono inevitabilmente coinvolti in un percorso di crescita complesso, ricco di sfaccettature ed allo stesso tempo interessante. Spesso molti genitori con cui lavoro mi descrivono figlia o figlio come “una persona estranea”, “un cataclisma che si è abbattuto sotto il loro tetto” e che non sanno più come gestire.

Uno dei passaggi più delicati di cambiamento in adolescenza riguarda la sessualità, non sempre vissuta serenamente.
A volte, questo tema crea inquietudine e sensi di colpa: il dialogo con i genitori sui temi dell’amore e del sesso non è facile (soprattutto se questa abitudine non è iniziata già prima, dall’infanzia – corpo e riproduzione).
Spesso sono proprio gli adulti i più imbarazzati nell’affrontare argomenti come la masturbazione, i rapporti sessuali, la contraccezione.
Il pudore a la necessità di privacy spingono spesso ragazzi e ragazze a cercare al di fuori della famiglia le risposte a dubbi e curiosità su questi argomenti.
Amicizie, partner, internet e TV sono le fonti di informazione privilegiate ma spesso i dati però che le/gli adolescenti ne ricavano sono parziali e nella maggior parte dei casi errati o fuorvianti.

COME COSTRUIRE UN DIALOGO CON FIGLIE E FIGLI?
L’atteggiamento chiuso da parte dei genitori non fa che peggiorare i dubbi dei ragazzi ed aumenta la confusione, il senso di colpa ed i rischi per la salute.
La sessualità è un elemento fondante di ogni persona. L’attività sessuale coinvolge l’adolescente nella sua totalità e può risentire dell’influenza di fattori esterni (gli amici, internet ecc.).
Si tratta di sensazioni intense che richiedono risposte che i genitori devono saper dare senza essere vaghi.
Il primo consiglio è di iniziare a parlare di sessualità con i propri figli fin dalla scuola primaria e nella preadolescenza.
Se non è possibile, per varie ragioni (che spesso riguardano soprattutto il genitore), può essere utile fornire informazioni in chiave “casuale”: nel commentare la scena di un film, un articolo letto, un fatto accaduto a qualche conoscente.
Si possono raccomandare dei siti internet di riferimento, con contenuti certificati ed autorevoli (come ad esempio www.wlamore.it o IG esesolosapessi)
Una alternativa può essere di indirizzare il ragazzo al consultorio più vicino.

Come catturare l’interesse?
Solitamente gli argomenti che più interessano ed incuriosiscono riguardano:
Le mestruazioni (regolarità, dolori, possibilità di rimanere incinta ecc)
La dimensione e la funzionalità degli organi sessuali
La prima volta (quando, il dolore ecc)
L’eccitazione (orgasmo, eiaculazione precoce ecc)
Istruzioni tecniche su come utilizzare correttamente i contraccettivi

In genere, gli elementi comuni alle domande adolescenziali sono la curiosità, la preoccupazione, la confusione ed il bisogno di rassicurazione. Generalmente si chiedono: “è giusto…”, “sarà normale…”, “farà bene…”. Solitamente prevalgono le richieste di pareri “tecnici” e di indicazioni certe sui vari spetti della sessualità e sui comportamenti da tenere.

Come aiutare a tenersi al sicuro da comportamenti sessuali a rischio?
Comunicare con chiarezza e sicurezza il messaggio che:
Emozioni e relazioni affettive sono importanti tanto quanto l’atto fisico
Prima di prendere qualsiasi decisione bisogna valutare bene i fattori coinvolti
e le conseguenze
è necessario definire i propri valori riguardo al sesso e alle scelte contraccettive
Il proprio corpo e la propria sessualità sono elementi naturali
Serve conoscere bene le varie parti del corpo, il loro funzionamento e le malattie sessualmente trasmissibili
È necessario sapere chiedere un consiglio ad un adulto di fiducia (genitore, educatore, medico)
Si deve essere consapevoli delle pratiche di “sesso sicuro”
Bisogna sapere dire “NO”, ribadendo al ragazzo il concetto di rapporto sessuale come scelta consapevole
Bisogna rispettare le volontà e i tempi altrui riguardo al consenso

I genitori hanno il diritto/dovere di affermare la propria contrarietà a comportamenti che ritengono prematuri o non condividono.
Questo naturalmente non impedisce all’adolescente di avere comunque delle esperienze sessuali, magari ad insaputa dei genitori:  è quindi indispensabile che abbia ricevuto l’informazione di quali sono i principali rischi e gli strumenti con cui proteggersi.

 

(…) ha a che fare con il considerare gli/le adolescenti non come soggetti passivi in balia di impulsi e cambiamenti (nell’attesa impotente del “tanto prima o poi passa”), ma come dei/delle veri/e e propri/ie esploratori ed esploratrici pronti/e a conoscere ciò che li/le circonda accompagnati/e, tra le tante, da due domande evolutive principali: “Chi sono?” e “Cosa è importante per me?”.